Nel cuore dell'Italia centrale, lontano dalle folle dei circuiti turistici tradizionali, esistono ancora borghi medievali che sembrano sospesi nel tempo. Luoghi dove ogni pietra racconta una storia, dove le tradizioni continuano a vivere autenticamente e dove il ritmo della vita moderna lascia spazio alla contemplazione e alla scoperta.
Durante i nostri 15 anni di esplorazioni, abbiamo avuto la fortuna di documentare alcuni di questi tesori nascosti, borghi che resistono all'omologazione turistica e mantengono intatta la loro anima autentica. Oggi vogliamo condividere con voi tre di queste gemme: Civita di Bagnoregio nel Lazio, Calcata nel viterbese e Bussana Vecchia in Liguria.
Civita di Bagnoregio: La Città che Muore
Arroccata su uno sperone di tufo nel cuore della Tuscia, Civita di Bagnoregio è forse il borgo più spettacolare e drammatico d'Italia. Chiamata "la città che muore" a causa dell'erosione che lentamente ne consuma le fondamenta, Civita è raggiungibile solo attraverso un ponte pedonale che sembra condurre direttamente nel passato.
Fondata dagli Etruschi più di 2500 anni fa, Civita oggi conta appena 16 abitanti fissi, ma la sua popolazione sale leggermente durante i mesi estivi quando alcuni proprietari tornano nelle case di famiglia. Camminare per le sue strade lastricati significa immergersi in un'atmosfera medievale perfettamente conservata.
"Quando entri a Civita, il tempo si ferma. Non è solo un modo di dire: qui davvero senti il peso dei secoli, il silenzio delle case di tufo, il sussurro del vento che ha assistito a millenni di storia." - Maria Falzetti, abitante di Civita
Il borgo si sviluppa intorno alla piazza centrale dominata dalla Chiesa di San Donato, un gioiello romanico del VII secolo che custodisce affreschi medievali di rara bellezza. Da qui, vicoli stretti si diramano verso le mura che offrono panorami mozzafiato sulla valle dei calanchi.
Quello che colpisce di più a Civita non è solo la sua bellezza architettonica, ma la resilienza dei suoi abitanti. Nonostante le sfide logistiche della vita quotidiana - tutto deve essere trasportato a piedi attraverso il ponte - chi sceglie di vivere qui lo fa con una consapevolezza e un amore per il luogo che è profondamente ispirante.
🚶♂️ Come Arrivare e Cosa Sapere
Come raggiungere Civita: Da Roma, autostrada A1 direzione Firenze, uscita Orvieto, poi SS71 fino a Bagnoregio. Parcheggio a pagamento, poi 20 minuti a piedi.
Ingresso: €5 nei weekend, €3 nei giorni feriali (contributo per la manutenzione del borgo)
Miglior momento: Alba o tramonto per evitare le folle e godere della luce migliore
Dove mangiare: Osteria Al Forno di Agnese (prenotare sempre) per cucina locale autentica
Calcata: Il Borgo degli Artisti
A circa 60 chilometri a nord di Roma, nascosto tra i boschi della valle del Treja, si trova Calcata, un borgo medievale che negli anni '60 ha vissuto una straordinaria rinascita culturale. Quando negli anni '30 il governo fascista ordinò l'evacuazione del borgo per motivi di sicurezza sismica, Calcata sembrava destinato all'abbandono.
Ma negli anni '60 qualcosa di magico accadde: artisti, intellettuali e spiriti liberi da tutta Europa iniziarono ad acquistare le case abbandonate per pochi soldi, trasformando questo borgo fantasma in una vivace comunità creativa. Oggi Calcata è conosciuta come "il borgo degli artisti", un luogo dove l'arte contemporanea dialoga armoniosamente con l'architettura medievale.
Passeggiare per Calcata significa scoprire a ogni angolo laboratori d'arte, atelier, piccole gallerie. Le mura medievali ospitano sculture contemporanee, i vicoli risuonano di musica dal vivo, le piazzette diventano palcoscenici per performance artistiche. È un borgo che vive, respira, crea.
Ma Calcata non è solo arte contemporanea. Il borgo conserva intatti i suoi tesori storici: la Chiesa del Santissimo Nome di Gesù, che secondo la leggenda custodiva il Santo Prepuzio di Cristo, le mura medievali perfettamente conservate, i palazzi nobiliari che raccontano secoli di storia.
"Calcata è un miracolo dell'equilibrio: un borgo medievale che è riuscito a reinventarsi senza perdere la sua anima. Qui il passato e il presente danzano insieme in perfetta armonia." - Philippe Daverio, critico d'arte
La Comunità di Calcata Oggi
Quello che rende Calcata veramente speciale è la sua comunità. Qui vivono stabilmente circa 100 persone: artisti italiani e stranieri, artigiani, musicisti, scrittori. È una comunità internazionale e multigenerazionale che ha scelto di vivere in modo alternativo, privilegiando la qualità della vita, la creatività e i rapporti umani autentici.
La vita sociale del borgo ruota attorno alla piazza principale, dove si trova il famoso bar "Grotta dei Germogli", punto di ritrovo dove si intrecciano conversazioni in italiano, inglese, francese, spagnolo. Qui si organizzano concerti, letture di poesia, dibattiti culturali. È il cuore pulsante di una comunità che ha fatto della diversità e dell'inclusione i suoi valori fondanti.
Bussana Vecchia: Rinascita dalle Macerie
La storia di Bussana Vecchia, nell'entroterra di Sanremo, è forse la più drammatica e al tempo stesso la più ispirante tra i borghi che abbiamo visitato. Il 23 febbraio 1887, durante la messa della domenica delle Palme, un violento terremoto distrusse completamente il borgo medievale, uccidendo decine di persone e costringendo i sopravvissuti ad abbandonare per sempre le loro case.
Per quasi ottant'anni, Bussana Vecchia rimase un borgo fantasma, con le sue case sventrate, la chiesa crollata, le strade invase dalla vegetazione. Sembrava destinata all'oblio quando, nel 1959, un gruppo di artisti guidati dal ceramista torinese Mario Giani iniziò a occupare e restaurare le case abbandonate, trasformando le rovine in laboratori d'arte.
Quello che è accaduto a Bussana Vecchia negli ultimi sessant'anni è un esperimento sociale unico: una comunità internazionale di artisti ha letteralmente ricostruito un borgo dalle macerie, non solo fisicamente ma anche spiritualmente. Ogni casa è diventata un atelier, ogni strada un percorso espositivo, ogni piazza uno spazio di creatività condivisa.
Oggi Bussana Vecchia ospita circa 30 residenti fissi e decine di artisti che vi lavorano stagionalmente. Il borgo si è dato regole proprie: per abitare qui bisogna essere artisti attivi, le case non possono essere vendute ma solo trasmesse ad altri artisti, la comunità deve approvare ogni nuovo arrivo. È un esperimento di autogestione culturale che funziona da oltre mezzo secolo.
L'Arte tra le Rovine
Camminare per Bussana Vecchia significa immergersi in un museo diffuso dove l'arte contemporanea dialoga con le rovine storiche. Sculture in ferro battuto crescono dalle macerie medievali, mosaici colorati decorano muri diroccati, installazioni sonore riempiono di musica le case senza tetto.
La chiesa di Sant'Egidio, parzialmente crollata durante il terremoto, è diventata uno spazio espositivo en plein air dove artisti di tutto il mondo espongono le loro opere. È un luogo di grande suggestione dove sacro e profano, passato e presente si fondono in un'esperienza estetica unica.
🎨 Visitare i Borghi degli Artisti
Calcata: Apertura laboratori solitamente nei weekend. Festival d'arte in primavera e autunno.
Bussana Vecchia: Sempre aperta, ma i laboratori hanno orari variabili. Estate periodo migliore per trovare tutti gli artisti.
Consigli: Rispettate la privacy degli abitanti, molti spazi sono case private oltre che laboratori.
Acquisti: Entrambi i borghi offrono la possibilità di acquistare opere originali direttamente dagli artisti.
Lezioni di Resilienza
Questi tre borghi ci insegnano lezioni preziose sulla resilienza, la creatività e la capacità di reinvenzione delle comunità umane. Civita di Bagnoregio ci mostra come si può vivere dignitosamente anche nelle condizioni più estreme, preservando tradizioni millenarie. Calcata dimostra che è possibile creare nuove comunità basate su valori condivisi di creatività e inclusione. Bussana Vecchia prova che dalle macerie può rinascere bellezza e vita nuova.
In un'epoca di omologazione globale, questi borghi rappresentano esempi virtuosi di come le piccole comunità possano mantenere la propria identità e al tempo stesso evolversi creativamente. Sono laboratori di futuro nascosti tra le pieghe del passato.
Il Nostro Invito
Se siete stanchi del turismo di massa, se cercate autenticità e bellezza, se volete incontrare persone che hanno fatto scelte di vita coraggiose, questi borghi vi aspettano. Ma ricordate: sono luoghi fragili, comunità piccole che hanno bisogno di essere rispettate. Visitate con curiosità e discrezione, portate via solo fotografie e ricordi, lasciate solo impronte leggere.
L'Italia nascosta esiste ancora, basta saperla cercare con gli occhi giusti e il cuore aperto. Questi borghi sono solo l'inizio di un viaggio che può cambiare per sempre il vostro modo di vedere l'Italia e il mondo.